Terapia e sostegno: il progetto per la frazione Terza Età della Generali Milano Marathon

I pazienti affetti da deterioramento cognitivo presentano una severa riduzione dell’autonomia nelle ADL (attività di vita quotidiana), scarsa autostima, ansia, depressione e ritiro sociale. Un profilo simile è riscontrabile anche nei pazienti affetti da malattia rara o degenerativa. Questi aspetti non appaiono solo disabilitanti per il paziente, ma possono riflettersi anche sulla qualità di vita dei caregiver.

Il progetto propone sedute di riabilitazione cognitiva per i pazienti e supporto psicologico per i caregiver, servizi che spesso risultano di difficile accesso o del tutto assenti sul territorio.

Obiettivo minimo della raccolta:

0
per ogni gruppo di pazienti

I pazienti affetti da deterioramento cognitivo presentano una severa riduzione dell’autonomia nelle ADL (attività di vita quotidiana), scarsa autostima e comorbidità emotive quali ansia, depressione e ritiro sociale. Un profilo simile è inoltre riscontrabile anche nei pazienti affetti da malattia rara o degenerativa. Tali aspetti non appaiono solo disabilitanti per il paziente, ma possono riflettersi anche sulla qualità di vita dei caregiver.

Il supporto psicologico, sia neuro-cognitivo che comportamentale, precoce e continuativo rappresenta l’intervento riabilitativo principale per la gestione di tale patologie (World Health Organization and Alzheimer’s Disease International, 2015).

Uno degli obiettivi dell’intervento riabilitativo è quello di insegnare come gestire, convivere ed accettare la malattia che colpisce direttamente la persona o un proprio caro.

A fronte di tali necessità, non sempre è possibile accedere ad un adeguato trattamento cognitivo/comportamentale in ambito ospedaliero e in generale sul territorio.

Il progetto si pone l’obiettivo di proporre un’attività di supporto e training psicologico cognitivo e comportamentale per i pazienti e per i caregiver.

La riabilitazione cognitiva include metodiche mirate a potenziare le abilità residue e l’apprendimento, l’insegnamento di approcci compensatori e strategie alternative, l’educazione sanitaria e il supporto al paziente e alle famiglie.

Per quanto riguarda i caregiver, si prevedono incontri di life events sharing e approfondimento con figure professionali specialistiche.

Le sedute cognitive di gruppo appaiono efficaci, con un buon rapporto costo/beneficio e consentono di coniugare il trattamento riabilitativo con un momento di socializzazione e condivisione di esperienze.

Si prevede di organizzare sedute di gruppo, con cadenza settimanale, a scopo sia riabilitativo che di sostegno.

La singola seduta avrà una durata pari a 60 minuti. Si considera che sedute di maggior durata siano scarsamente tollerate dal paziente con disabilità neurologica, indipendentemente dalla presenza o meno di deterioramento cognitivo.

Le sedute saranno organizzate con due modalità: sedute per i pazienti, mirati sostanzialmente al trattamento cognitivo e/o comportamentale; sedute per i caregiver, per la condivisione di esperienze di vita e per supporto

Un trattamento completo prevede 16 sedute con cadenza settimanale, rivolto a un primo gruppo di 24 pazienti e ai loro caregiver.

Al fine di poter erogare un trattamento efficace e di buona qualità, si prevede di formare gruppi composti da un minimo di 5 soggetti a un massimo di 10 soggetti. I gruppi saranno aperti a pazienti colpiti da decadimento cognitivo anche di diversa eziologia e ai loro caregiver.

La seduta riabilitativa di gruppo sarà coordinata da una singola figura professionale, uno psicologo o un educatore specializzato.

Per sostenere i costi del progetto, puntiamo a raccogliere la somma di 5.000 euro.

Perchè questo progetto?

I pazienti affetti da deterioramento cognitivo presentano una severa riduzione dell’autonomia nelle ADL (attività di vita quotidiana), scarsa autostima e comorbidità emotive quali ansia, depressione e ritiro sociale. Un profilo simile è inoltre riscontrabile anche nei pazienti affetti da malattia rara o degenerativa. Tali aspetti non appaiono solo disabilitanti per il paziente, ma possono riflettersi anche sulla qualità di vita dei caregiver.

Il supporto psicologico, sia neuro-cognitivo che comportamentale, precoce e continuativo rappresenta l’intervento riabilitativo principale per la gestione di tale patologie (World Health Organization and Alzheimer’s Disease International, 2015).

Uno degli obiettivi dell’intervento riabilitativo è quello di insegnare come gestire, convivere ed accettare la malattia che colpisce direttamente la persona o un proprio caro.

A fronte di tali necessità, non sempre è possibile accedere ad un adeguato trattamento cognitivo/comportamentale in ambito ospedaliero e in generale sul territorio.

Quali sono gli obiettivi?

Il progetto si pone l’obiettivo di proporre un’attività di supporto e training psicologico cognitivo e comportamentale per i pazienti e per i caregiver.

La riabilitazione cognitiva include metodiche mirate a potenziare le abilità residue e l’apprendimento, l’insegnamento di approcci compensatori e strategie alternative, l’educazione sanitaria e il supporto al paziente e alle famiglie.

Per quanto riguarda i caregiver, si prevedono incontri di life events sharing e approfondimento con figure professionali specialistiche.

Le sedute cognitive di gruppo appaiono efficaci, con un buon rapporto costo/beneficio e consentono di coniugare il trattamento riabilitativo con un momento di socializzazione e condivisione di esperienze.

Come funziona?

Si prevede di organizzare sedute di gruppo, con cadenza settimanale, a scopo sia riabilitativo che di sostegno.

La singola seduta avrà una durata pari a 60 minuti. Si considera che sedute di maggior durata siano scarsamente tollerate dal paziente con disabilità neurologica, indipendentemente dalla presenza o meno di deterioramento cognitivo.

Le sedute saranno organizzate con due modalità: sedute per i pazienti, mirati sostanzialmente al trattamento cognitivo e/o comportamentale; sedute per i caregiver, per la condivisione di esperienze di vita e per supporto

Un trattamento completo prevede 16 sedute con cadenza settimanale, rivolto a un primo gruppo di 24 pazienti e ai loro caregiver.

Al fine di poter erogare un trattamento efficace e di buona qualità, si prevede di formare gruppi composti da un minimo di 5 soggetti a un massimo di 10 soggetti. I gruppi saranno aperti a pazienti colpiti da decadimento cognitivo anche di diversa eziologia e ai loro caregiver.

La seduta riabilitativa di gruppo sarà coordinata da una singola figura professionale, uno psicologo o un educatore specializzato.

Per sostenere i costi del progetto, puntiamo a raccogliere la somma di 5.000 euro.

Gli altri progetti della maratona Una staffetta per la vita

1. NEVER ALONE - Mai da soli

Il progetto della frazione Infanzia

Alla frazione Infanzia è dedicato Never Alone, rivolto alle famiglie con bambini con disturbi neuroevolutivi, con l’obiettivo di introdurre servizi di riabilitazione e supporto in video-consulenza che riducano la distanza tra l’ospedale e le famiglie.

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2. MOON Meet On Other Net

Il progetto della frazione Adolescenza

All’Adolescenza il progetto MOON (Meet On Other Net), con un supporto psicologico personalizzato e family-centered per gli adolescenti che vivono la condizione del ritiro sociale e per le loro famiglie.

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3. TUTTI IN MOVIMENTO – riabilitazione per disabilità neurologica

Il progetto della frazione Età adulta

La terza frazione è associata all’età adulta: con il progetto TUTTI IN MOVIMENTO sostiene un programma avanzato e continuato di neuroriabilitazione per persone con disabilità motoria, per esempio per chi è colpito da stroke, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, SLA.

Scopri il progetto