Regione Lombardia 2010
Responsabile Scientifico: Giuseppe Micieli
Il presente progetto, che si svilupperà nell’arco di due anni, si propone di identificare nuove cause genetiche dello stroke lacunare e della malattia dei piccoli vasi partendo da tre punti di forza.
Il primo è avere a disposizione campioni biologici di una grossa coorte, raccolta in maniera standardizzata, di pazienti affetti da stroke lacunare sia sporadico che familiare. Tale casistica sarà raccolta sfruttando il network di centri clinici regionale esistente in Lombardia. La partecipazione dei centri già aderenti al network Lombardia GENS e l’eventuale inclusione di nuovi centri clinici, tra quelli aderenti al Registro SUN Lombardia, in buona parte sovrapposto al primo, renderà possibile la raccolta di una ampia popolazione e una connessa biobanca di pazienti con ictus lacunare. Il secondo punto di forza sarà lo studio di prevalenza di alcune forme monogeniche che seppure rare si ritengono sottodiagnosticate includendo sia malattie di cui è nota l’associazione con la patologia dei piccoli vasi (CADASIL, Malattia di Fabry, H-CAA) sia forme il cui ruolo nella malattia dei piccoli vasi é ancora poco chiaro (TREX1 e COL4). Il terzo, ma non meno importante, punto di forza sarà l’applicazione di metodiche genetiche altamente innovative che consentiranno effettuare uno screening contemporaneo su piu’ geni associati alla patologia, per identificare il maggior numero di cause genetiche possibili ed eventualmente l’azione concausale di più geni.
È evidente che una maggiore comprensione dei geni causativi specificamente alterati nei diversi pazienti permetterà di conoscere estensivamente i pathways molecolari alterati e di impostare trattamenti preventivi e/o laddove possibili terapeutici specificamente mirati a contrastarne gli effetti patologici. Ed ancora, i familiari a rischio potrebbero essere identificati quando ancora asintomatici ed essere trattati per prevenire o almeno rallentare il decorso della malattia.
La costituzione di un database standardizzato lombardo sull’ictus lacunare appare il presupposto fondamentale per
identificare le basi genetiche di questo sottotipo di ictus che dai dati di letteratura sembra essere quello più
probabilmente candidato alla ereditarietà. Attraverso lo screening per le forme monogeniche e successivamente
l’applicazione di tecnologie di screening del DNA innovative abbiamo la speranza di identificare nuovi varianti molecolari o mutazioni associate all’ictus, in particolare la forma lacunare e arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi patofisiologici dello stroke e della malattia dei piccoli vasi. Il campione raccolto potrà essere utilizzato inoltre per collaborazioni ad altri studi nazionali e internazionali sia sulle forme monogeniche che poligeniche.
Obiettivi principali
L’obiettivo del progetto è di creare un consorzio tra diversi Centri clinici e di integrare l’attività di diverse figure
professionali (clinici, genetisti, biologi, epidemiologi, neonatologi, neuropsichiatri infantili) per realizzare un progetto comune di ricerca sul ruolo dei fattori genetici nella patogenesi della patologia dei piccoli vasi. La collaborazione dei clinici faciliterà la raccolta di popolazioni ben caratterizzate e fenotipizzate e la traslazione dei risultati dalla ricerca alla pratica clinica, con la possibilità di implementare trials terapeutici o mettere in atto possibili misure terapeutiche e preventive immediate.