È stato presentato oggi alla stampa, nell’Aula consiliare della Fondazione, il progetto di ricerca Frailbiotrack, innovativo studio sulle radici biologiche della “fragilità” nell’anziano, promosso da Fondazione Mondino in collaborazione con Fondazione Golgi Cenci e Istituto Mario Negri, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Cos’è la fragilità dell’anziano
Col termine di fragilità si intende una condizione tipica dell’età geriatrica a causa della quale l’individuo tende a rispondere in modo sempre meno efficace agli stimoli dell’ambiente circostante.
L’anziano fragile non è ancora malato, ma è più vulnerabile – rispetto a un anziano non afflitto da questa condizione – a patologie che possono colpire diversi organi.
Il progetto Frailbiotrack
Il progetto di ricerca Frailbiotrack intende rispondere alle domande:
- quali differenze biologiche ci sono fragli anziani fragili e gli anziani in buona salute?
- possiamo individuare i meccanismi che causano la fragilità di chi invecchia?
I ricercatori avranno la possibilità di basarsi su di un gruppo di 700 persone anziane, precedentemente incluse in uno studio osservazionale avviato nel 2009 (InveCe.Ab, invecchiamento cerebrale in Abbiategrasso).
Il progetto coinvolge 17 ricercatori afferenti ai tre partner di progetto.
Capofila della ricerca è la Fondazione Mondino Istituto Neurologico Nazionale IRCCS di Pavia.
Partner di progetto sono la Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso, che sottoporrà il gruppo di anziani a prelievo ematico e alle necessarie valutazioni sociale, medica e neuropsicologica, e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano.
Il progetto ha anche l’obiettivo di promuovere una consapevolezza diffusa intorno al concetto e ai temi della fragilità, attraverso iniziative di informazione e divulgazione finalizzate alla creazione di una cultura della prevenzione.