Valutazione della relativa prevalenza e dell’appropriatezza diagnostico-terapeutica nell’ambito di diversi contesti clinici

2008

Responsabile Scientifico: Emilio Perucca

Questo progetto vuole aggiungere alle informazioni già note, dati sulla prevalenza dell’epilessia “tardiva” e di crisi epilettiche singole non provocate in diverse contesti clinici, incluse persone che vivono presso residenze sanitarie assistenziali (RSA), persone che si rivolgono a reparti neurologici o a strutture di pronto soccorso (PS) con eventi critici in cui le crisi epilettiche rientrano nella diagnosi differenziale e persone con deficit cognitivi associati a malattie neurodegenerative e a disturbi cerebrovascolari. Saranno ottenute informazioni sulla frequenza di errori diagnostici in persone anziane con eventi critici. Queste informazioni saranno usate per definire criteri, sulla base di dati clinici, neurofisiologici e di “imaging”, per una “cost-effective” diagnosi differenziale delle patologie epilettiche in queste popolazioni. Il progetto fornirà anche informazioni sui fattori di rischio di ricorrenza delle crisi epilettiche nell’età avanzata, sull’uso appropriato della terapia antiepilettica e sull’impatto comparativo delle crisi e degli effetti avversi dei farmaci sulla qualità della vita in queste persone.

Obiettivi principali:

  1. definire la prevalenza dell’epilessia “tardiva” (definita come ricorrenza di almeno 2 crisi epilettiche non provocate esordite in persone di età 65 anni e oltre) e di crisi epilettiche singole non provocate in popolazioni rappresentative di diversi contesti clinici, in relazione al luogo di cura (RSA, reparti neurologici, servizi di PS, Unità di Valutazione Alzheimer) e alle comorbidità neurodegenerative correlate all’età;
  2. identificare criteri ottimizzati in termini di rapporto costo/efficacia per la diagnosi differenziale degli eventi critici nella popolazione, sulla base di dati clinici, neurofisiologici e di “imaging”;
  3. definire l’appropriatezza della terapia antiepilettica in persone con eventi critici e l’impatto comparativo di crisi, depressione, disabilità ed effetti avversi dei farmaci sulla qualità della vita correlata allo stato di salute.

Obiettivi secondari:

  1. stimare i fattori di rischio per il ricorrere di crisi epilettiche non provocate in persone anziane;
  2. studiare la frequenza con cui eventi critici non epilettici sono erroneamente diagnosticati come epilettici e viceversa nelle persone anziane che vivono in RSA e tra quelle che si rivolgono a strutture neurologiche e servizi di pronto soccorso per manifestazioni cliniche consistenti con eventi critici;
  3. valutare la possibilità che manifestazioni cliniche di crisi epilettiche documentate all’EEG siano misconosciute in presenza di deficit cognitivo lieve o moderato;
  4. stabilire, in pazienti con epilessia tardiva, la corretta classificazione del tipo di crisi e di sindrome epilettica;
  5. valutare la frequenza delle crisi, lo stato dell’umore e la disabilità nelle popolazioni in esame e le relazioni con le patologie concomitanti e i trattamenti in corso;
  6. valutare le modalità d’uso dei farmaci antiepilettici nelle popolazioni in esame e analizzare potenziali variazioni nel tempo, avvalendosi di dati raccolti in una ricerca già eseguita in anni precedenti dal centro coordinatore.
  7. stabilire le modalità di associazione di farmaci antiepilettici e di farmaci usati per altre malattie o condizioni in queste popolazioni, e i potenziali effetti avversi di interazioni farmacologiche derivanti da tali co-prescrizioni.