In occasione della pubblicazione sul nostro canale youtube gli interventi della prof.ssa Cristina Tassorelli e del dr Roberto De Icco al Congresso “Jornadas internacionales de Cefaleas” tenutosi a Buenos Aires il 18 maggio 2018, abbiamo intervistato la prof.ssa Tassorelli.

Quali temi avete portato a Buenos Aires?

Gli argomenti sono diversi: prima di tutto una lettura pratica sull’importanza della ricerca nel campo delle cefalee, le aree di maggiore interesse e le varie tipologia di protocolli di ricerca. Poi gli approfondimenti, con i nuovi farmaci antiemicranici con un focus sugli anticorpi monoclonali, le applicazioni della neuromodulazione nel campo delle cefalee e le indagini neurofisiologiche nel campo delle cefalee.

Le Jornadas de Cefaleas sono un evento importante e molto partecipato. Quali obiettivi aveva la vostra partecipazione?

Il Congresso ha una finalità formativa importante in quanto in America Latina è purtroppo ancora molto diffuso l’uso e l’abuso di farmaci potenzialmente tossici come gli ergot-derivati. Ma è stata anche un’occasione di scambio scientifico culturale e per aviare basi di nuove collaborazioni, come ad esempio il Master Latino-Americano sulle Cefalee che il Dr Michel Volcy Gomez di Medellin (Colombia) sta pianificando.

Qual è stata l’accoglienza?

Ottima! Il Mondino è considerato una struttura d’eccellenza di livello internazionale in campo neurologico. Nelle brevi pause tra un evento e l’altro siamo stati trattati come membri della grande famiglia delle cefalee latinoamericana, in virtù della lunga collaborazione avviata alcune decadi fa dal Prof. Nappi e culminata in anni più recenti con il trionfale Progetto Europeo ‘Comoestas’.