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Data / Ora
Date(s) - 28/01/2011
15:00

Luogo
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Categorie


Research Seminars 2011
28 gennaio 2011
ore 15.00, Aula Berlucchi

Relatore

Luigi Turinese – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata (SIOMI)

Moderatore

G. Sandrini

Discussants

D. Bosone, C. Tassorelli

È impossibile comprendere a fondo lo stato dell’arte medica senza una ricognizione storica. L’orizzonte nel quale si iscrive la medicina omeopatica di oggi è profondamente mutato, se si confronta con quello dei due secoli trascorsi o anche soltanto dell’ultimo quarto di secolo. Le condizioni nelle quali Hahnemann faceva la sua scoperta e codificava il suo metodo erano quelle della medicina di fine ‘700, nella quale a una forte accentuazione del versante descrittivo (fisiologia, anatomia patologica) non faceva riscontro una pari evoluzione dell’armamentario terapeutico.

Due secoli, tuttavia non sono trascorsi invano. In questo periodo la medicina ha descritto un arco evolutivo di grande ampiezza; e una polemica radicale nei confronti dell’establishment medico come quella sostenuta da Hahnemann a cavallo tra ‘700 e ‘800 sarebbe anacronistica e scellerata. Tuttavia, gli spettacolari approfondimenti diagnostici e specialistici del sapere medico hanno lasciato un vuoto nel campo della relazione terapeutica e hanno fortemente coartato la natura eminentemente idiografica della clinica. In altri termini, l’attenzione alla malattia ha messo gravemente in ombra l’attenzione al malato.

In questa zona d’ombra il ruolo della medicina omeopatica può essere determinante, nel recupero di una dimensione globale e umanistica della clinica e in un abbattimento delle problematiche legate alla iatrogenesi. Perciò credo che siano maturi i tempi per la definizione dei criteri di una Medicina Integrata, in base alla quale poter creare le basi per una riforma culturale e scientifica che comprenda le categorie professionali dei medici e dei farmacisti.

download pdf Medicina Complementare: Principi e pratica di un’omeopatia integrata