
Che cosa sono i disturbi vertiginosi
Per controllare l’equilibrio, il corpo utilizza informazioni riguardanti la sua posizione e il suo movimento, che rileva attraverso tre sistemi:
- sistema visivo
- sistema propriocettivo, che rileva le condizioni di allungamento dei muscoli e la posizione delle articolazioni
- sistema vestibolare, che rileva le accelerazioni della testa.
In seguito il sistema nervoso centrale provvede a integrare tra loro queste informazioni e a utilizzarle nel modo corretto per il mantenimento dell’equilibrio.
La non sintonia di queste informazioni genera un conflitto sensoriale che produce sintomi diversi tipici del disequilibrio, come vedere la stanza che gira, sentirsi la testa leggera, sentirsi inclinati o instabili. La vertigine è il disturbo dell’equilibrio causato dall’insieme di questi sintomi.
I disturbi vertiginosi possono essere di diverso tipo e, considerati tutti i fattori coinvolti nel controllo dell’equilibrio, possono avere natura diversa. I più frequenti sono:
- vertigine parossistica posizionale benigna, causata da repentini movimenti della testa
- emicrania vestibolare, ovvero emicrania associata a vertigini
- vertigine psicogena, ovvero vertigine causata da un disturbo di natura psicologica come ansia, depressione, stress.
Dipartimenti, U.O e centri di riferimento
Ambulatori di riferimento
Laboratori di riferimento
Laboratorio di Neuro-otologia
Prenotazioni
Come si fa la diagnosi dei disturbi vertiginosi
Per diagnosticare un disturbo vertiginoso è fondamentale analizzare tutti gli elementi coinvolti attraverso valutazione di:
- funzionalità del sistema vestibolare, che comprende diverse strutture localizzate a livello dell’orecchio e del sistema nervoso periferico e centrale
- funzione uditiva
- movimenti oculari
In particolare, le prove vestibolari rappresentano l’esame più importante e si dividono in due tipologie:
- valutazione dei canali semicircolari, che rilevano le rotazioni del corpo
- valutazione delle strutture otolitiche, che rilevano i movimenti lineari del corpo.
Per valutare i canali semicircolari, il Laboratorio di Neuro-Otologia dell’Istituto Mondino ricerca la presenza di un nistagmo (un movimento oculare involontario) spontaneo mentre il paziente si trova in tre diverse condizioni: seduto a testa ferma, seduto a testa ferma e al buio, sdraiato. Viene inoltre valutata la risposta del sistema dopo che viene ruotata la testa del paziente o quando viene fatta ruotare la sedia su cui è seduto.
La valutazione delle strutture otolitiche, invece, è molto complessa ma presso il Laboratorio di Neuro-Otologia dell’Istituto Mondino, vengono applicate procedure innovative ma ben validate, non invasive e basate sull’utilizzo di stimoli acustici e visivi.
Quali sono le terapie, le cure e i trattamenti per i disturbi vertiginosi
Il trattamento dei disturbi vertiginosi si basa su terapia farmacologica che viene spesso affiancata da una specifica attività di riabilitazione dell’equilibrio per ottimizzare i fenomeni di adattamento e di compenso.