Risonanza Magnetica Funzionale (functional MRI – fMRI) e tensore di diffusione (diffusion tensor imaging – DTI)

2009 Giovani Ricercatori

Responsabile Scientifico: dott.ssa Carol Di Perri
In questo progetto studieremo le caratteristiche di neuroimaging sia strutturale (qMRI) che funzionale (fMRI in resting state e DTI) in tre popolazioni di soggetti: pazienti affetti da Alzheimer disease (AD), pazienti affetti da mild cognitive impairment (MCI) e controlli sani. I gruppi di pazienti saranno sottoposti a specifici test neuropsicologici sia al momento dell’acquisizione delle immagini che successivamente, dopo un follow up di circa due anni. I test neuropsicologici appaiono necessari per la diagnosi iniziale dei pazienti e per la valutazione del follow clinico degli stessi, i.e. per valutare i pazienti affetti da MCI che progrediscono in AD. La categoria diagnostica MCI è stata originariamente concepita come un disordine mnesico funzionalmente non disabilitante che ha successivamente incluso essenzialmente ogni forma di lieve compromissione cognitiva. Tuttavia, non tutti i pazienti con MCI evolvono in AD o declinano alla stessa velocità, ed una proporzione significativa di casi rimane stabile per molti anni o addirittura può tendere ad un miglioramento. La possibilità di predire la conversione di MCI in AD, i.e. la diagnosi preclinica di AD, appare dunque di estrema importanza per l’inizio di eventuali strategie terapeutiche, spesso poco efficaci nella fase di demenza conclamata ed estemamente costose per il nostro SSN, e diventerà sempre più cruciale nei prossimi anni con l’arrivo di nuove terapie disponibili. In questo contesto noi ci proponiamo di valutare il valore predittivo della conversione da MCI ad AD delle tecniche di qMRI, fMRI e DTI , singolarmente e variamente associate fra loro. Questo progetto fornirà nuove prospettive su eventuali alterazioni della connettività funzionale e strutturale che sottendono il decadimento cognitivo nell’anziano.

Obiettivi principali
1. Definire il valore predittivo di qMRI, DTI ed fMRI nell’individuare quali pazienti con MCI evolveranno in AD
nell’immediato futuro, i.e. in due anni di follow-up.

Obiettivi secondari
1. Definire un protocollo di acquisizione ed analisi realizzabile in un tempo ragionevole per l’utilizzo clinico ad 1.5 Tesla, indipendentemente dal modello e marca dello scanner.
2. Identificare specifiche caratteristiche strutturali (DTI) che meglio differenziano i controlli sani dai pazienti AD.
3. Identificare specifiche caratteristiche funzionali (fMRI) che meglio differenziano i controlli sani dai pazienti AD.
4. In particolare, individuare eventuali alterazioni della connettività funzionale che possano sottendere il decadimento cognitivo dell’anziano, mediante l’analisi di diversi circuiti di connettività oltre il più noto e studiato Default Mode Network (DMN).