
Disturbo soggettivo e meta-cognizione: una ricerca per l’individuazione precoce dei disturbi cognitivi
IL PROGETTO DI RICERCA
Il Disturbo Cognitivo Soggettivo (SCD) è una condizione molto comune tra gli anziani.
È caratterizzata dalla percezione soggettiva di un malfunzionamento, spesso legato alla memoria, pur mantenendo una prestazione normale nei test oggettivi.
Questo disturbo può essere un segno di un disturbo cognitivo oggettivo o un precursore del suo sviluppo.
Il progetto di ricerca finanziato dal 5×1000, guidato dalle ricercatrici Francesca Conca e Valentina Esposito, si concentra proprio su questo disturbo.
Mira a comprendere meglio il ruolo della meta-cognizione – la capacità di monitorare e valutare i propri processi mentali – nei soggetti con SCD.
Inizialmente, l’obiettivo del progetto è di fornire una valutazione completa della meta-cognizione, utilizzando sia approcci esistenti che di nuova introduzione. Punta poi a identificare i correlati neurali della meta-cognizione con la tecnologia di risonanza magnetica a stato di riposo (rs-fMRI).
COSA ABBIAMO FATTO CON IL 5X1000
Grazie al contributo del 5×1000 le ricercatrici e il loro team hanno potuto arruolare 20 soggetti sani e 20 soggetti con SCD. I partecipanti al progetto sono sottoposti a una serie di test cognitivi e di neuroimaging, che permetteranno di acquisire dati preziosi sulla meta-cognizione e sui correlati neurali in soggetti con SCD.
L’obiettivo è identificare diversi profili all’interno del SCD, ognuno dei quali può avere caratteristiche e progressioni cliniche diverse. Questo permetterà ai medici di personalizzare i percorsi diagnostici e terapeutici per i pazienti con SCD, migliorando così la loro qualità di vita.
Con il tuo 5×1000 puoi dare un contributo significativo per aiutare la Fondazione Mondino a portare avanti la sua missione di ricerca.

