Regione Lombardia 2010
Responsabile scientifico Prof. Umberto Balottin
Referente AO Pavia Dott.ssa Maria Perugini
Le difficoltà scolastiche legate ai Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) in età evolutiva costituiscono un problema di rilevanza sociale e di salute pubblica. Il DSA è una condizione caratterizzata da significative difficoltà nella lettura (dislessia) e/o scrittura (disortografia e disgrafia) e/o calcolo (discalculia) nonostante un livello intellettivo nella norma e in assenza di deficit neurologici o sensoriali e in presenza di condizioni socio culturali adeguate (DSM IV-TR). Si tratta di un disturbo su base neurobiologica la cui espressione (in termini di gravità, prognosi e sviluppo psicosociale) è influenzata da una serie di fattori: precocità dell’intervento, misure didattiche utilizzate, impiego di strategie compensative e di accorgimenti didattici adeguati.
L’insuccesso del percorso scolastico e formativo nei giovani comporta significative ricadute a livello di autostima e difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro nonchè il rischio di uno stigma ed emarginazione sociale che compromette la qualità di vita per le inevitabili conseguenze a livello di istruzione e sviluppo psicosociale. Evidenze in tal senso sono documentate da diversa letteratura in materia. La problematica è stata esaminata e normata a livello regionale (L.R. 2 febbraio 2010, n. 4) e a livello nazionale (Legge 8 ottobre 2010, n. 170 in materia di DSA). Linee guida volte all’individuazione precoce del disturbo e all’intervento sono state formulate dalla Consensus Conference (dicembre 2010).
I servizi esistenti faticano a dare risposte al numero crescente di richieste di diagnosi e si creano lunghi tempi di attesa per giungere alle conclusioni diagnostiche e ad una presa in carico.
Obiettivi
Il progetto proposto intende rispondere ai bisogni seguendo le indicazioni della normativa vigente con particolare riguardo a: individuazione precoce dei bambini con DSA (al fine di ridurre il disagio legato alle difficoltà di apprendimento), garantire il diritto all’istruzione e migliorare la qualità di vita, monitorare l’evoluzione clinica del disturbo e supportare le famiglie. A tal fine si è inteso avviare attività di informazione/formazione coinvolgendo e integrando tutte le parti interessate istituzionali e non istituzionali. Il Disturbo, inoltre, coinvolge trasversalmente i servizi sanitari specialistici e la scuola; entrambe queste istituzioni sono chiamate a fornire risposte adeguate ai bisogni dei soggetti con DSA. Una gestione ottimale di questi disturbi richiede quindi una cornice comune di conoscenze condivise (già definite dalla Consensus Conference) e un’organizzazione e integrazione delle istituzioni coinvolte.
Principali interventi:
– Produzione di materiale informativo, attività di prevenzione e formazione nelle scuole (ultimo anno della scuola d’infanzia e classe prima della scuola primaria).
– Recepimento delle segnalazioni provenienti dai genitori o dai PLS di sospetti disturbi specifici di apprendimento in bambini di classe primaria.
– Intervento tempestivo e individualizzato, diagnosi precoce attraverso uno strumento univoco applicativo web AD-DA,
– Stimolo all’uso di metodologie e strumenti di valutazione/trattamento univoci nei Servizi UONPIA coinvolti.
– Coinvolgimento di altre parti sociali anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro territoriali integrati con associazioni (AID e ADOV) e scuole.
E’ stato previsto uno sviluppo triennale.