
La disfagia neurogena: cause, diagnosi e cure
Parliamo di cause, diagnosi e cure della disfagia neurogena.
- Che cos’è la disfagia neurogena?
- Approfondimenti sulla disfagia
- Quali sono le cause della disfagia neurogena?
- Quali sono i sintomi della disfagia neurogena?
- Come si fa diagnosi della disfagia neurogena?
- Quali sono le terapie, le cure e i trattamenti per la disfagia neurogena?
- Centro per lo studio e il trattamento delle disfagie neurogene
Dipartimenti, U.O e centri di riferimento
Ambulatori di riferimento
Prenotazioni
Che cos'è la disfagia neurogena
La disfagia è definita come difficoltà a deglutire.
Le disfagie neurogene rappresentano un sintomo e spesso anche una delle caratteristiche cliniche più rilevanti di numerose patologie neurologiche.
Per approfondire
Quali sono le cause della disfagia neurogena
La disfagia neurogena può essere causata da:
- lesioni del sistema nervoso centrale
- lesioni del sistema nervoso periferico
- lesioni della giunzione neuro-muscolare
- lesioni muscolari
Le cause del danno neurologico alla base della disfagia neurogena possono essere ricercate nelle seguenti patologie:
- vasculopatie cerebrali acute e croniche
- malattia di Parkinson e sindromi parkinsoniane rare come atrofia multisistemica, degenerazione cortico-basale, paralisi sopranucleare progressiva
- sclerosi multipla
- sclerosi laterale amiotrofica
- sindrome di Guillain-Barré a esordio cranico o evoluzione ascendente
- miastenia gravis
- polimiosite e altre miopatie infiammatorie.
Quali sono i sintomi della disfagia neurogena
Tra i sintomi della disfagia neurogena, oltre alla caratteristica difficoltà a deglutire, possono manifestarsi anche senso di soffocamento, tosse, rigurgito orale o nasale e in alcuni casi dolore cervicale o toracico.
Come si fa la diagnosi di disfagia neurogena
L’Istituto Mondino di Pavia ha organizzato al suo interno una serie di attività diagnostico- terapeutiche per definire le caratteristiche delle disfagie di pertinenza neurologica, la loro origine, le indicazioni terapeutiche e la gestione in cronico, con la collaborazione di una rete di consulenti e centri medici esterni che comprende Servizio di Gastroscopia, Clinica Otorinolaringoiatrica e Gastroenterologia del Policlinico San Matteo di Pavia e Servizio di Scienza della Nutrizione dell’Università di Pavia.
Il percorso diagnostico-terapeutico comprende le seguenti fasi:
- Valutazione neurologica con particolare riferimento alle problematiche cliniche legate alla deglutizione, compresa un’eventuale consulenza logopedica e otorinolaringoiatrica per analizzare le caratteristiche della disfagia nel suo complesso, suggerire i primi approcci terapeutici e stabilire un piano nutrizionale adeguato alla situazione clinica.
- Esame elettromiografico delle fasi orale e faringea della deglutizione, utile per avere un quadro completo della disfagia. In alcuni casi può essere utile eseguire anche i seguenti accertamenti:
- esame della deglutizione orofaringea con endoscopio flessibile a fibre ottiche (FEES) per un ulteriore valutazione del quadro disfagico
- videofluoroscopia, eseguibile presso il Dipartimento di Neurodiagnostica e Servizi dell’Istituto Mondino di Pavia, per valutare il rischio di aspirazione degli alimenti nelle vie aeree ed esaminare le alterazioni dinamiche della deglutizione
- manometria esofagea, eseguibile presso Gastroenterologia del Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con l’Istituto Mondino, utile in caso di disfagia causata da disturbi funzionali della motilità esofagea.
- Periodici controlli ambulatoriali, valutazioni logopediche, neurologiche, otorinolaringoiatriche ed eventualmente gastroenterologiche, sotto il coordinamento del personale medico dell’Istituto Mondino.
Quali sono le terapie, le cure e i trattamenti per la disfagia neurogena
I trattamenti previsti per le disfagie neurogene, in base anche alla diagnosi e alle caratteristiche cliniche del singolo caso, possono prevedere approcci diversi:
- esercizi muscolari per rafforzare i muscoli facciali, migliorare la coordinazione e stimolare i nervi
- strategie riabilitative che prevedono un lavoro di rieducazione di testa e collo per assumere una posizione funzionale alla deglutizione
- modifiche di consistenza e dimensione del cibo ingerito ed eventuale eliminazione di alcuni alimenti
- interventi medici o chirurgici per risolvere la disfagia nel breve periodo
- inserimento nello stomaco di un sondino di alimentazione, che può essere effettuato tramite applicazione di sondino naso-gastrico o tramite gastrostomia endoscopica percutanea (PEG), per il trattamento nel lungo periodo dei casi più gravi, come ad esempio per i pazienti affetti da SLA.
Gli eventuali trattamenti di applicazione di sondino naso-gastrico e di PEG vengono organizzati in collaborazione con i centri medici convenzionati.
Centro per lo studio e il trattamento delle disfagie neurogene
Alla Fondazione Mondino di Pavia è attivo il Centro per lo studio e il trattamento delle disfagie neurogene,unico nel panorama nazionale. Accoglie 200 pazienti all’anno ed è in grado, grazie a un approccio multidisciplinare e a un modello strumentale innovativo, di diagnosticare in tempi brevi e trattare con efficacia le disfagie di origine neurologica.
Diagnosi e trattamento in day service
Diagnosi in 12 ore
Un rapido, completo e dettagliato inquadramento diagnostico-terapeutico delle disfagie neurogene. Nel caso il disturbo sia legato a patologie gastroenterologiche o richieda nutrizione parenterale, il percorso viene completato al massimo in 7-14gg.
Modelli di indagine innovativi
Alla visita neurologica con valutazione clinica della disfagia segue l’indagine elettrocinesigrafico-FESS della deglutizione, un innovativo modello strumentale che consente di individuare con precisione i meccanismi alla base del disturbo e definire il tipo trattamento da eseguire, specialmente se il paziente necessita dell’inoculo della tossina botulinica.
Team specialistico multidisciplinare
- Neurologo/Neurofisiopatologo esperto in tecniche elettrofisiologiche di valutazione della disfagia e in inoculo di tossina botulinica allo sfintere esofageo superiore e alle ghiandole salivari
- Neuroriabilitatore
- Logopedista
- Otorinolaringoiatra/Foniatra esperto nella fibroendoscopia a fibre ottiche per lo studio della deglutizione (FEES)
- Gastroenterologo clinico esperto in manometria-impedenziometria e PH-metria esofagea
- Gastroenterologo esperto in esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) ed esecuzione di Gastrotomia percutanea per via endoscopica (PEG)
- Radiologo esperto in videofluroscopia (VFS) e tecniche radiologiche di applicazione della gastrotomia percutanea per via radiologica (RID)
- Specialista in Scienze della nutrizione esperto in nutrizione parenterale