Responsabile

Prof.ssa Simona Orcesi

Telefono

0382 380280 (segreteria)

Mail

simona.orcesi[@]mondino.it

Curriculum Orcesi

  • Collaboratori

    • 1 neuropsichiatra infantile: Camilla Caporali (assegnista di ricerca)
    • 1 neuroradiologo: Anna Pichiecchio
    • 2 psicologi: Livio Provenzi, Serena Grumi (contrattista)
    • 1 terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: Cecilia Naboni (contrattista)
    • 3 specializzande NPI: Sara Cociglio, Linda Gasparini, Annalisa Saracino

  • Dove

    edificio 2, piano 3

L’Unità di Ricerca si occupa dei primi anni di vita del bambino: il precoce periodo di sviluppo che va dal concepimento ai primi anni di vita rappresenta, infatti, una finestra di crescita del bambino caratterizzata da elevata neuroplasticità, un periodo sensibile che è altamente suscettibile alle stimolazioni dell’ambiente di cura. E’ sempre più evidente che in questo periodo della vita si pongono le basi della salute futura, sia in condizioni fisiologiche, sia quando si è in presenza di una patologia.
La genitorialità è l’elemento principale dell’ambiente di cura durante i primi anni di vita ed è allo stesso tempo un fattore di prevenzione primario per il benessere e lo sviluppo socio-emozionale e socio-cognitivo del bambino. Il ruolo svolto dall’ambiente genitoriale è ancora più rilevante quando nel corso del precoce sviluppo si presentano condizioni di rischio (ad esempio, la nascita pretermine) o condizioni francamente patologiche in ambito neuropsichiatrico, come paralisi cerebrale infantile, sindromi genetiche e metaboliche, ritardo psicomotorio e neurocognitivo, disturbi del neurosviluppo. Uno degli ambiti di ricerca dell’Unità si propone quindi di comprendere i processi che contribuiscono a definire la qualità delle prime interazioni e relazioni genitore-bambino e di promuovere interventi preventivi e riabilitativi efficaci che coinvolgano l’intera famiglia.
Un ulteriore ambito di ricerca, sempre relativo ai primi anni di vita, è quello della diagnosi precoce delle patologie che coinvolgono il sistema nervoso, in particolare per i pazienti a rischio di sviluppare una patologia del neurosviluppo o una disabilità (bambini nati pretermine, con problematiche esordite nel periodo pre-peri e/o post-natale) e per le malattie rare con coinvolgimento neurologico ad esordio precoce. In quest’ultimo ambito è importante infatti ricordare che è necessario saper riconoscere alcuni sintomi e segni neurologici ”età specifici” e che le malattie rare, proprio perché tali, necessitano di un approccio diagnostico mirato, reso sempre più efficace dalle nuove opportunità fornite dalla genetica e dalle nuove tecnologie. Promuovere l’integrazione tra assistenza e l’attività di ricerca in questi ambiti è uno degli obiettivi che si pone l’Unità, all’interno di numerose collaborazioni nazionali ed internazionali, con lo scopo di contribuire a definire il fenotipo e la storia naturale di malattia e di identificare e verificare anche nuove strategie terapeutiche, sempre partendo dal presupposto che nei primi anni di vita si fondano le opportunità di una migliore qualità di vita a breve e a lungo termine.