Responsabile

Dott. Matteo Gastaldi

Telefono

0382 380364

Mail

matteo.gastaldi[@]mondino.it

Curriculum Gastaldi

  • Collaboratori

    3 biologi: Silvia Scaranzin (contrattista); Chiara Morandi (contrattista), Elisabetta Zardini (convenzionato UniPV)

  • Dove

    edificio 1, piano terra

Il sistema immunitario rappresenta un complicato  network in grado di proteggere il nostro organismo dagli agenti infettivi. La perdita di tolleranza del self può dirigere la risposta immunitaria contro lo stesso organismo che l’ha generata, causando autoimmunità. Gli autoanticorpi, ovvero molecole in grado di riconoscere specifiche porzioni molecolari (antigeni), rappresentano attori chiave in questi processi, potendo rivestire diversi ruoli che vanno da un contributo diretto alla patogenesi all’utilità come biomarcatori diagnostici. Dato il diverso funzionamento della sorveglianza immunitaria nel sistema nervoso, e della presenza di barriere naturali (barriera ematoencefalica ed ematoliquorale), lo sviluppo e il ruolo di anticorpi diretti contro questi distretti rappresenta un ambito complesso ed affascinante.

Negli ultimi anni, l’identificazione di anticorpi contro proteine neuronali ha subito una drastica espansione grazie all’introduzione di immunoassay innovativi, come i Cell Based Assay e  l’immunostaining su materiale nervoso murino. Tali metodiche permettono di identificare autoanticorpi conformazionali, ovvero che riconoscono la proteina target solo quando la sua struttura tridimensionale rimane preservata.

L’Unità si dedica principalmente all’implementazione e validazione di nuovi immunoassay, alla standardizzazione di immunoassay già esistenti e  allo studio del ruolo degli autoanticorpi in diverse patologie neurologiche.

 

PRINCIPALI LINEE DI RICERCA

Encefaliti autoimmuni, Psicosi Autoimmune e sindromi Paraneoplastiche

Le encefaliti autoimmuni rappresentano un gruppo di malattie infiammatorie recentemente identificate che entra in diagnosi differenziale con le demenze, le encefaliti virali e le sindromi psichiatriche. Gli autoanticorpi possono essere diretti contro proteine neuronali di superficie (come NMDAR, LGI1 e CASPR2) o contro antigeni intracellulari (come Hu, Yo e Ma2).

Solo recentemente inoltre sono state identificate forme di encefalite verosimilmente autoimmune, ma negative per autoanticorpi.

Le encefaliti autoimmuni possono rappresentare una sfida diagnostica, soprattutto quando si presentano con manifestazioni prevalentemente psichiatriche.

Attraverso l’utilizzo di una testistica all’avanguardia, che associa l’utilizzo di CBA a cellule vive e fissate, immunoistochimica su cervello di ratto e colture neuronali, il laboratorio si occupa principalmente di:

  • caratterizzazione clinica dei pazienti con encefalite autoimmune, sia nelle forme con anticorpi anti neuronali sia nelle forme sieronegative.
  • Identificazione delle encefaliti autoimmuni in ambiente psichiatrico, e rilevanza della presenza di anticorpi anti neuronali nelle sindromi psichiatriche quali la schizofrenia
  • Identificazione di anticorpi rari nelle encefaliti autoimmuni e nuovi target anticorpali.

Malattie demielinizzanti

La principale malattia demielinizzante del sistema nervoso è la Sclerosi Multipla. La patogenesi di questa malattia è complessa, polifattoriale e coinvolge diversi attori del network immunitario. Recenti scoperte hanno dimostrato un ruolo cruciale dei linfociti B, e diverse evidenze suggeriscono un possibile contributo, almeno in una quota di pazienti, di autoanticorpi diretti contro proteine mieliniche.

In aggiunta, negli ultimi anni, l’identificazione di anticorpi diretti contro proteine gliali, quali AQP4 e MOG, ha permesso di definire nuovi gruppi patologici in diagnosi differenziale con la Sclerosi Multipla.

In questo ambito, il laboratorio dell’Unità si occupa di:

  • analisi di biomarcatori diagnostici e prognostici in Sclerosi Multipla, quali le bande oligoclonali IgM.
  • Caratterizzazione di risposte autoanticorpali in pazienti con Sclerosi Multipla.
  • Caratterizzazione clinica, identificazione di biomarcatori e miglioramento della diagnostica di laboratorio nelle sindromi associate ad anticorpi anti AQP4, MOG e GFAP.
  • Patogenicità di anticorpi diretti contro proteine mieliniche.

Miastenia Gravis e Sindromi Miasteniformi

La miastenia è un disturbo caratterizzato da una disfunzione immunomediata della giunzione neuromuscolare, spesso causata da anticorpi anti AchR e MuSK. Una quota di pazienti, tuttavia, risulta sieronegativa.  Negli ultimi anni, l’utilizzo dei CBA ha permesso di identificare nuove reattività in pazienti con Miastenia quali gli anticorpi contro AchR “clusterizzato” e contro LRP4.

In questo ambito, l’Unità si occupa di:

  • standardizzazione delle metodiche diagnostiche autoanticorpali in Miastenia.
  • Identificazione e caratterizzazione di nuovi target anticorpali in Miastenia, quali il recettore della Netrina 1.

Neuropatie infiammatorie

In questo eterogeneo gruppo di patologie, negli ultimi anni sono stati identificati autoanticorpi diretti contro una specifica regione del nervo, ovvero la regione paranodale (Neurofascina 155, 186, Contactina, CASPR1). Tali anticorpi hanno verosimilmente un ruolo patogenetico, ed identificano un gruppo di patologie prognosticamene distinte dalle altre neuropatie infiammatorie. Il loro significato clinico è tuttavia ancora in fase di definizione.

Attraverso l’utilizzo di metodiche quali CBA specifici e staining su “teased fibres” di nervo periferico, l’Unità si occupa di:

  • caratterizzare clinicamente le neuropatie infiammatorie associate ad anticorpi contro antigeni paranodali.
  • Identificare nuovi target anticorpali nelle neuropatie periferiche.

Apparecchiature qualificanti:

  • Sistema completo per isoelettrofocusing
  • Strumentazione per PCR
  • Strumentazione per elettroforesi verticale e Western blot
  • Lettore ELISA
  • Citocentrifuga per citologia liquorale
  • Cappa a flusso laminare e incubatore a CO2 (per colture cellulari)
  • Cappa chimica (in condivisione con il Servizio di Analisi)
  • Criostato e microtomo
  • Microcopio a fluorescenza
  • Stabulario e facilities per sperimentazione animale (in collaborazione con l’Università di Pavia)
  • Freezer a -30°C e -80°C