Il disegno di legge recentemente approvato (n. A.S. 1250) definisce la cefalea cronica una “malattia sociale”.

“Siamo felici per questo importante risultato e siamo pronti alla sfida che si prospetta. Abbiamo contribuito a vario livello, perché si realizzasse questo obiettivo” commenta la dr.ssa Grazia Sances, responsabile del Centro Cefalee della Fondazione Mondino

Il Centro Cefalee è Centro di riferimento e da tempo lavora a questo risultato, sia a livello istituzionale, assieme ad altri centri e associazioni di pazienti, sia promuovendo innovativi progetti di assistenza sul territorio nazionale, sia conducendo o partecipando a progetti di ricerca internazionali in collaborazione con l’Headache Science Center della Fondazione Mondino.

Le persone in Italia che soffrono di una delle forme di cefalea cronica che rientrano oggi nella definizione di malattia sociale sono una moltitudine: i dati epidemiologici parlano di alcuni milioni. Si tratta soprattutto di emicrania ad alta frequenza o cronica, quest’ultima spesso associata a uso elevato di farmaci sintomatici, malattia che causa una disabilità importante. Le altre forme, pur meno frequenti numericamente, sono altrettanto  disabilitanti. Queste forme di cefalea cronica sono spesso difficili da curare e richiedono pertanto la presa in carico da parte di un centro autorizzato.

Il Centro Cefalee della Fondazione Mondino, fondato più di 50 anni fa in collaborazione con l’Università di Pavia, e da oltre 20 anni riconosciuto come centro di riferimento della Regione Lombardia, è stato tra i primi in Italia a somministrare la nuova terapia con anticorpo monoclonale, indicata per i pazienti adulti con emicrania episodica o cronica, e a creare un ambulatorio specificatamente dedicato a questi pazienti.