MOON Meet on other net: il progetto dedicato alla frazione “Adolescenza” della Generali Milano Marathon

il fenomeno del ritiro sociale in adolescenza (hikikomori in Giappone) emerge anche nella società occidentale e in Italia. Tuttavia non è internet la causa del disagio adolescenziale; semmai, è lo scenario privilegiato entro il quale possiamo intercettare la sofferenza degli adolescenti.

Con MOON Meet-on-other-net puntiamo a fornire un supporto innovativo agli adolescenti ritirati e ai loro genitori. Da un lato, ai ragazzi è offerta la possibilità di “incontrarsi su un’altra rete”: su un’altra frequenza, quella relativa agli aspetti emotivi. Dall’altro, ai genitori viene proposto uno spazio di scambio psicoeducativo e familiare.

Obiettivo della raccolta:

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per ogni gruppo di pazienti

Negli ultimi anni il nucleo familiare ha assunto una conformazione molto diversa rispetto a quella che aveva in precedenza; in particolare, la fine della cosiddetta “famiglia normativa” ha avuto importanti conseguenze non solo sulla vita degli adolescenti, ma sull’intera società.

Nella “famiglia affettiva”, i genitori sono concentrati sul costruire le relazioni con i figli con la conseguenza che, da un lato, la qualità della convivenza è migliorata, mentre si è ridotto l’investimento sul ruolo di guida di madri e padri, che faticano a imporre regole.

Parallelamente, con la diffusione delle nuove tecnologie e di internet, hanno preso forma preponderante relazioni “senza corpo”, in cui spesso si è distanti, ma mai decisamente soli.

Fin da bambini si rimane immersi costantemente nel bagno delle relazioni sociali, fotografati, ripresi e immortalati da sempre. La società dal canto suo è caratterizzata dalla presenza di competitor, incentrata sul culto dell’immagine e della popolarità, del successo e della caduta del confine tra ciò che è intimo, privato e ciò che è pubblico.

In questo scenario, il fenomeno del ritiro sociale in adolescenza (hikikomori in Giappone) emerge anche nella società occidentale e in Italia: un numero sempre crescente di adolescenti, prevalentemente maschi, si ritira prima dalle scene scolastiche e poi dalle scene sociali, in una sorta di auto eclusione volontaria domiciliare, spesso trasferendo su internet il proprio investimento psichico per accedere al sapere, simbolizzare e sviluppare relazioni con i pari.

È in questo spazio virtuale che vengono sviluppati spazi creativi, ambienti espressivi e relazionali, all’interno dei quali gli adolescenti non solo sperimentano nuove possibilità di realizzazione del Sé individuale e sociale, ma si rifugiano in occasione di gravi crisi evolutive, in una sorta di auto ricovero che, contemporaneamente, esprime il disagio e un primo tentativo di risolverlo.

La piazza virtuale ha preso il posto dei cortili e qui, le relazioni senza contatto corporeo, consentono alla mente di prendere parola, esprimersi tramite il medium tecnologico che talvolta può rivestire il ruolo di difesa e protezione da angosce sperimentate nelle relazioni corporee. In altre parole, non è internet la causa del disagio adolescenziale; semmai, è lo scenario privilegiato entro il quale possiamo intercettare la sofferenza degli adolescenti di oggi e incontrarli laddove stanno sperimentando i propri investimenti.

Il progetto MOON Meet On Other Net intende offrire un supporto innovativo agli adolescenti ritirati e ai loro genitori. Da un lato, ai ragazzi è offerta la possibilità di “incontrarsi su un’altra rete”: su un’altra frequenza, quella relativa agli aspetti emotivi. Dall’altro, ai genitori viene proposto uno spazio di scambio psicoeducativo e familiare.

Questo progetto consentirebbe all’IRCCS Fondazione Mondino di ridurre la distanza con gli adolescenti, permettendo ai professionisti di “agganciarli” dove loro sono, attraverso nuove forme di incontri virtuali in cui è possibile farsi carico del disagio adolescenziale coerentemente con le sue forme di espressione attuali.

L’intervento assume le forme di un supporto psicologico personalizzato e family-centered, che ambisce anche a ridurre lo stress genitoriale, favorendo la comprensione reciproca e garantendo uno spazio e strumenti condivisi di elaborazione emozionale e psicologica, riducendo al tempo stesso l’impatto sulle limitate risorse del sistema socio-sanitario.

Grazie alla diffusione capillare di computer, smartphone e tablet, sarà possibile per specialisti che lavorano quotidianamente con gli adolescenti e le loro famiglie presso la struttura dell’IRCCS Fondazione Mondino aiutare l’adolescente ritirato sociale a favorire una costruzione dell’identità e una definizione del Sé attraverso la rete. Il lavoro mediato dalla rete può inoltre favorire una sperimentazione di sé e un allenamento delle nuove competenze relazionali e dotazioni corporee.

Grazie a protocolli di connessione sicura operativi presso l’IRCCS Fondazione Mondino, sarà possibile sperimentare un aggancio relazionale mirato a superare il blocco evolutivo e le difficoltà fase specifiche.

Perchè questo progetto?

Negli ultimi anni il nucleo familiare ha assunto una conformazione molto diversa rispetto a quella che aveva in precedenza; in particolare, la fine della cosiddetta “famiglia normativa” ha avuto importanti conseguenze non solo sulla vita degli adolescenti, ma sull’intera società.

Nella “famiglia affettiva”, i genitori sono concentrati sul costruire le relazioni con i figli con la conseguenza che, da un lato, la qualità della convivenza è migliorata, mentre si è ridotto l’investimento sul ruolo di guida di madri e padri, che faticano a imporre regole.

Parallelamente, con la diffusione delle nuove tecnologie e di internet, hanno preso forma preponderante relazioni “senza corpo”, in cui spesso si è distanti, ma mai decisamente soli.

Fin da bambini si rimane immersi costantemente nel bagno delle relazioni sociali, fotografati, ripresi e immortalati da sempre. La società dal canto suo è caratterizzata dalla presenza di competitor, incentrata sul culto dell’immagine e della popolarità, del successo e della caduta del confine tra ciò che è intimo, privato e ciò che è pubblico.

In questo scenario, il fenomeno del ritiro sociale in adolescenza (hikikomori in Giappone) emerge anche nella società occidentale e in Italia: un numero sempre crescente di adolescenti, prevalentemente maschi, si ritira prima dalle scene scolastiche e poi dalle scene sociali, in una sorta di auto eclusione volontaria domiciliare, spesso trasferendo su internet il proprio investimento psichico per accedere al sapere, simbolizzare e sviluppare relazioni con i pari.

È in questo spazio virtuale che vengono sviluppati spazi creativi, ambienti espressivi e relazionali, all’interno dei quali gli adolescenti non solo sperimentano nuove possibilità di realizzazione del Sé individuale e sociale, ma si rifugiano in occasione di gravi crisi evolutive, in una sorta di auto ricovero che, contemporaneamente, esprime il disagio e un primo tentativo di risolverlo.

La piazza virtuale ha preso il posto dei cortili e qui, le relazioni senza contatto corporeo, consentono alla mente di prendere parola, esprimersi tramite il medium tecnologico che talvolta può rivestire il ruolo di difesa e protezione da angosce sperimentate nelle relazioni corporee. In altre parole, non è internet la causa del disagio adolescenziale; semmai, è lo scenario privilegiato entro il quale possiamo intercettare la sofferenza degli adolescenti di oggi e incontrarli laddove stanno sperimentando i propri investimenti.

Quali sono gli obiettivi?

Il progetto MOON Meet On Other Net intende offrire un supporto innovativo agli adolescenti ritirati e ai loro genitori. Da un lato, ai ragazzi è offerta la possibilità di “incontrarsi su un’altra rete”: su un’altra frequenza, quella relativa agli aspetti emotivi. Dall’altro, ai genitori viene proposto uno spazio di scambio psicoeducativo e familiare.

Questo progetto consentirebbe all’IRCCS Fondazione Mondino di ridurre la distanza con gli adolescenti, permettendo ai professionisti di “agganciarli” dove loro sono, attraverso nuove forme di incontri virtuali in cui è possibile farsi carico del disagio adolescenziale coerentemente con le sue forme di espressione attuali.

L’intervento assume le forme di un supporto psicologico personalizzato e family-centered, che ambisce anche a ridurre lo stress genitoriale, favorendo la comprensione reciproca e garantendo uno spazio e strumenti condivisi di elaborazione emozionale e psicologica, riducendo al tempo stesso l’impatto sulle limitate risorse del sistema socio-sanitario.

Come funziona?

Grazie alla diffusione capillare di computer, smartphone e tablet, sarà possibile per specialisti che lavorano quotidianamente con gli adolescenti e le loro famiglie presso la struttura dell’IRCCS Fondazione Mondino aiutare l’adolescente ritirato sociale a favorire una costruzione dell’identità e una definizione del Sé attraverso la rete. Il lavoro mediato dalla rete può inoltre favorire una sperimentazione di sé e un allenamento delle nuove competenze relazionali e dotazioni corporee.

Grazie a protocolli di connessione sicura operativi presso l’IRCCS Fondazione Mondino, sarà possibile sperimentare un aggancio relazionale mirato a superare il blocco evolutivo e le difficoltà fase specifiche.

Gli altri progetti della maratona Una staffetta per la vita

NEVER ALONE - Mai da soli

Il progetto della frazione Infanzia

Alla frazione Infanzia è dedicato Never Alone, rivolto alle famiglie con bambini con disturbi neuroevolutivi, con l’obiettivo di introdurre servizi di riabilitazione e supporto in video-consulenza che riducano la distanza tra l’ospedale e le famiglie.

Scopri il progetto

TUTTI IN MOVIMENTO – riabilitazione per disabilità neurologica

Il progetto della frazione Età adulta

La terza frazione è associata all’età adulta: con il progetto TUTTI IN MOVIMENTO sostiene un programma avanzato e continuato di neuroriabilitazione per persone con disabilità motoria, per esempio per chi è colpito da stroke, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, SLA.

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TERAPIA E SOSTEGNO – riabilitazione cognitiva per pazienti e caregiver

Il progetto della frazione Terza Età

 

Il frazionista che simboleggia la terza età porterà al traguardo il progetto TERAPIA E SOSTEGNO, percorsi di riabilitazione cognitiva per persone con demenza, Alzheimer o malattia di Parkinson, abbinati a programmi di supporto per familiari e caregiver.

Scopri il progetto